Innanzitutto bisogna chiarire che nella vagina è presente una flora batterica fin dalla nascita. In condizioni normali il secreto vaginale è composto da cellule desquamate, trasudati, muco, leucociti, secreto delle ghiandole del Bartolino e Skene, urea, proteine etc. Inoltre sono presenti microorganismi (lattobacilli, Staphylococcus epidermidis, enterococco ed altri). I microorganismi patogeni che creano infezioni vaginali sono innumerevoli e molte volte è necessario un prelievo del secreto vaginale per fare una corretta diagnosi. Ricordo ,anche se può sembrare superfluo, che prima di dare una terapia, bisogna fare una diagnosi. Molte volte è inutile assumere farmaci se non si sa con certezza cosa e chi bisogna combattere. E’ inutile usare ovuli, candelette e similari per tentare di eliminare un sintomo, come ad esempio prurito o bruciore vulvare, se prima non si è ricercata la causa. Talora si possono aggravare patologie utilizzando terapie non idonee. Da non dimenticare infine le vaginiti o vaginosi sessualmente trasmesse dove il ruolo del partner assume talvolta un’importanza determinante. Come si può dedurre, bastano qualche volta accertamenti semplici per non portare alla cronicizzazione delle patologie, il più delle volte, banali, anche se non bisogna dimenticare che purtroppo esistono vaginiti che necessitano di approfondimenti diagnostici che non si limitano al semplice tampone colturale.