È l’espulsione spontanea del feto e dei suoi annessi dall’utero materno. Il parto “a termine” si verifica abitualmente 275-295 giorni dopo l’ultima mestruazione.
Indipendentemente dalle statitistiche e pareri decisamente diversi della varie scuole di pensiero, è molto importante chiarire quali possano essere le eventuali complicazioni del parto spontaneo, complicazioni del resto che sono note e che non devono rappresentare motivo di apprensione per la donna che deve partorire ma solo una acquisizione di conoscenza.
Ogni gravidanza ha una storia a sé e quindi sia la futura mamma sia il ginecologo hanno il dovere di valutare serenamente le modalità del parto.
Mai come in questo caso il fine giustifica i mezzi, ovverossia il benessere sia per la gravida che per il neonato che non ha ancora la capacità di intendere e volere e che quindi si affida totalmente al buon senso della madre e alla professionalità del ginecologo.
Informativa per le pazienti gravide
Complicazioni possibili per il neonato
Complicazioni possibili per la madre
Ed ora una sequenza animata di ciò che avviene durante un parto
Il cancro della mammella è il più frequente tumore del sesso femminile. In Italia si ammala 1 donna su 15 nell’arco di tutta la sua vita (7% circa). Attualmente ne muoiono circa 10.000 in un anno. Nel 5% dei casi il cancro non si manifesta sotto forma di nodulo, cosa che avviene nel 95% delle volte. Naturalmente non tutti i noduli sono maligni.Ma un nodulo canceroso raddoppia il suo diametro tra i sei e i dodici mesi.
Autopalpazione, dopo aver imparato a eseguirla su istruzioni del ginecologo, se si dovesse notare qualcosa di diverso dal normale, consultare subito il medico per una visita.
Visita senologica periodica, associata ad indagini stumentali appropriate quali la mammografia, ecografia, diafanoscopia etc