Il linfodrenaggio è un particolare tipo di massaggio praticato nelle zone del corpo con un’eccessiva riduzione della circolazione linfatica.
Oltre all’azione drenante dei tessuti, il linfodrenaggio manuale ha un’azione sulla conduzione del dolore (effetto antalgico), ha un’azione sul sistema neurovegetativo e produce un rilassamento del tono muscolare e un miglioramento dellq pelle.
Il linfodrenaggio manuale viene utilizzato principalmente per ottenere un effetto di riassorbimento degli edemi.
Il linfodrenaggio manuale stimola il sistema linfatico e porta ad un aumento della velocità di scorrimento della linfa..
I tempi di trattamento sono variabili, dipendono da diversi fattori quali la diffusione e l’entita’ dell’edema, la reazione del paziente al trattamento.
Linfodrenaggio in gravidanza
Svolge diverse funzioni benefiche: prima fra tutte quella di aiutare a contrastare e prevenire la formazione di edemi e gonfiori in qualunque parte del corpo.
In quest’ultimo caso occorre evitare i massaggi durante i primi, e più delicati, tre mesi di gestazione. Dopo il terzo mese, invece, il linfodrenaggio diventa il massaggio più indicato.
Efficace infatti nello stimolare la circolazione linfatica e quindi nel contrastare l’accumulo di liquidi, questa tecnica è per sua natura lenta, delicata e superficiale, a differenza di altri massaggi più profondi che potrebbero, ad esempio, provocare un’eccessiva dilatazione dei capillari già fragili della donna.
Importante anche ricordare che , nel caso venga trattato l’addome di una gravida , andranno evitate le manovre più profonde, come quelle utilizzate altrimenti per favorire la peritalsi intestinale (ad esempio in caso di stipsi). La stessa precauzione andrà osservata in caso di ciclo mestruale (specie se abbondante e doloroso), di cisti ovariche e per almeno 6 mesi dopo un taglio cesareo.