L’utilizzo deve essere occasionale quando si ha un rapporto a rischio!
La pillola del giorno dopo (Pgd) è un farmaco utilizzato come metodo di contraccezione post-coitale (ossia per la contraccezione di emergenza) entro le 72 ore (3 giorni) successive a un rapporto sessuale. Benché siano disponibili diverse preparazioni, il principio attivo oggi maggiormente utilizzato è il progestinico Levonorgestrel, una sostanza presente anche in molte pillole contraccettive, impiegata però in un dosaggio 10-15 volte maggiore rispetto al dosaggio giornaliero (1,5 mg). Il Levonorgestrel agisce bloccando l’ovulazione. Secondo gli studi più recenti non ha effetti sull’impianto e non è quindi in alcun modo abortivo.
L’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) ha chiarito presso il proprio sito che la pillola del giorno dopo non è in grado di impedire né l’ingresso dello spermatozoo nell’ovulo, né l’annidamento dell’ovulo fecondato nell’utero, per tale motivo, tale pillola è stata catalogata come anti-ovulatorio (impedisce il rilascio dell’ovulo dalle ovaie).
La pillola del giorno dopo, in quanto contraccettivo, non va confusa con il Mifepristone, il farmaco per l’interruzione volontaria della gravidanza, noto come RU-486, dal quale si differenzia per principi attivi, tempi di assunzione e meccanismi di azione.